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Gerard Willemenot: le allegorie, l'umorismo e la morte

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Gerard Willemenot, architetto e pittore francese nato a Parigi nel 1943, crea le sue opere con tempera all'uovo su tavola, ispirandosi alle tecniche e ai soggetti dei grandi maestri fiamminghi del XVI e XVII secolo, ma non senza un gran tocco personale che rende uniche le sue folli creature.






































Il mondo fantastico di Gervasio Gallardo

Australasia - Sin4tr4

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"Sin4tr4" è il primo lavoro degli Australasia, duo nostrano dedito a tracciare una nuova via lastricata da un'originale, quanto intrigante, visone post rock in salsa italica. Questo EP in poco più di venti minuti riesce a disegnare splendidi paesaggi sonori ancora vergini per quanto riguarda la scena indipendente italiana e lo fa decisamente bene, fondendo blast beats e riffing di derivazione black metal con le atmosfere soffuse del post rock. Nei sette brani che lo compongono si possono trovare riferimenti alla musica per film di grandi maestri come Morricone o Badalamenti, delicate chitarre e sonorità shoegaze, robuste accelerazioni di stampo metal (Spine è eccezionale da questo punto di vista, ma anche Scenario, Retina e Antenna non lasciano indifferenti) incursioni di tastiere inaspettate e atmosfere ambient. 
Si tratta di un lavoro interamente strumentale, se si eccettua la dolce invasione di una voce femminile   nella traccia denominata "Apnea," ed è la prima volta che un disco di questo tipo trova spazio su queste pagine. Ma c'è sempre una prima volta, in ogni cosa di questo mondo, e "Sin4tr4 (Sinatra?)" riesce a rendere facile e indolore la novità in questa selva di ugole esuberanti. Il disco scorre piacevolmente, si fonde con lo spazio circostante e diviene un tutt'uno con le prime ombre della sera e la vita che scorre oltre la finestra. Quando giunge alla conclusione dei suoi venti minuti di suoni e immagini lascia uno strano vuoto che richiede un'immediata azione sul tasto play. Ecco, l'unico difetto che ho riscontrato è la sua breve durata, pare che si interrompa sul più bello; il silenzio dopo "Fragile" non ci sta bene, è contro natura, ed è necessario iniziare nuovamente dalla prima traccia. Durante l'ascolto non avevo dischi degli Alcest a portata di mano, ma la cosa, in questo caso, non mi è dispiaciuta affatto.
L'avrò ascoltato trenta-quaranta volte di seguito e questo non è un evento che si verifica spesso da queste parti, sia per la mancanza di tempo, sia per le ovvie proteste degli altri esseri che popolano queste stanze. Ma. stavolta, non potevo fare diversamente (Sin4tr4 crea dipendenza).

Un disco inaspettato e sorprendente.
Aprite le porte ad Australasia, potrebbero esserci sorprese anche per voi...



Tracklist:

01.Antenna
02.Spine
03.Apnea
04.Scenario
05.Satellite
06.Retina
07.Fragile

E.P. - Golden Morning Sounds - 2012

durata: 22:18

voto: 8

links: 









Boston, April 15 2013, 2:50 p.m.

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Qui ci doveva essere un post di tutt'altro genere, purtroppo, invece, c'è questo…


James Ensor

Volbeat - Outlaw Gentlemen & Shady Ladies

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Il quinto disco dei Volbeat è anche il quinto centro consecutivo in una discografia impeccabile; la band danese, infatti, non ha mai sbagliato un colpo e questo "Outlaw Gentlemen & Shady Ladies" è più che degno di posizionarsi accanto ai quattro precedenti capitoli ("The Strenght, The Sound, The Songs" del 2005, "Rock The Rebel, Metal The Devil" del 2007, "Guitar Gangsters & Cadillac Blood" del 2008 e "Beyond Hell, Above Heaven" del 2010) e, anzi, potrebbe essere in grado di accrescere la già folta schiera di fans sparsi in tutto il pianeta (Italia quasi esclusa, dato che qui non sono troppo noti).
L'alchimia del loro suono qui rasenta la perfezione; i suoni sono perfetti e tutto è al posto giusto. Forse si perde qualcosa in freschezza e in effetto sorpresa, ma la qualità del disco è innegabile.
Qui il loro originale cocktail a base di rock'n'roll, heavy metal, thrash, Elvis, punk, rockabilly, hard rock e melodie perfette, garantisce un'oretta di puro divertimento ben distante da complicate partiture e sofisticazioni in laboratorio. Il disco è perfetto per essere suonato dal vivo in una bolgia di sudore e teste ondeggianti.
Si parte in quarta, dopo averci fatto scuotere la polvere di dosso con l'intro, con due pezzi pregiati come Pearl Hart e The Nameless One, come al solito, intrisi di melodia ed energia. Poco dopo, procedendo nella scaletta, s'incontra il singolo Cape Of Our Hero, melodico, pop e ruffiano al punto giusto, senza esagerare troppo, ma che potrebbe riservare gradite sorprese a Michael Poulsen e i suoi.
Ma il bello deve ancora arrivare perché i Volbeat, stavolta, non si sono fatti mancare nulla, oltre alla chitarra dell'ex Anthrax Rob Caggiano, entrato in pianta stabile nella band al posto di Thomas Bredhal, c'è anche l'apparizione di Sua Maestà King Diamond, che presta la sua ugola maligna al roccioso e sinistro metal di Room 24, uno degli apici del disco. Oltre al loro famoso compaesano, è presente tra le collaborazioni del disco anche la bravissima Sarah Blackwood (ex Creepshow e ora cantante solista) qui impegnata nel delizioso rockabilly country di Lonesome Rider.
Ma sono molte le tracce interessanti del disco: la piacevolissima Lola Montez, la cover My Body dei Young The Giant, la melodicissima Our Loved Ones posta in chiusura, o ancora, l'assalto punk speed metal di Black Bart…
Un bel dischetto, duro e trascinante, ma molto melodico ed estremamente piacevole dalla prima all'ultima nota. Forse anche in grado di far volare i Volbeat molto in alto.
Se vi può interessare una sorta di moderno Elvis (o Johnny Cash) in versione heavy metal date una possibilità a Outlaw Gentlemen & Shady Ladies. Potrebbe essere una piacevole sorpresa.

Tracklist:

01.Let's Shake Some Dust
02.Pearl Hart
03.The Nameless One
04.Dead But Rising
05.Cape Of Our Hero
06.Room 24 (feat. King Diamond)
07.The Hangman's Body Count
08.My Body
09.Lola Montez
10.Black Bart
11.The Lonesome Rider (feat. Sarah Blackwood)
12.The Sinner Is You
13.Doc Holliday
14.Our Loved Ones

Bonus Tracks Deluxe Edition 2cd:

01.Ecotone
02.Lola Montez (Harp version)
03.7 Shots (live Wacken 2012)
04.Evelyn (live Wacken 2012)
05.Evelyn (demo 2010)

In esclusiva EMP-online esiste anche una versione doppio cd + vinile 7" + catena per portafoglio.

Vertigo - Universal 2013

voto: 9

Formazione:

Michael Poulsen - voce, chitarra
Rob Caggiano - chitarra
Jon Larsen - batteria
Anders Kiolholm - basso

































Ruisku Ilman Neulaa

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Cento franchi tiratori...


Da queste parti, di solito, la politica non è di casa, nonostante riguardi da vicino (molto da vicino, pure troppo) tutti noi e la nostra vita. Ho sempre evitato di lasciarla entrare in questo posto sia perché ritengo di non avere la competenza per affrontare l’argomento, sia perché non volevo inquinare le altre cose che qui sono presenti e sia perché non la reputo così interessante. Ci sono state alcune eccezioni nel corso della vita di questo blog, oltre a qualche inevitabile riferimento sparso qua e la tra le pagine, tra un album indie rock e le immagini di un pittore surrealista. Ma in quest’ultimo periodo non si può fare a meno di affrontare l’argomento e, infatti, è la seconda volta nel giro di un mese che sento la necessità irrefrenabile di scrivere qualcosa su questo delicato tema. Non tanto perché io abbia in testa chissà quali idee e frasi illuminanti, fondamentali per la salute dello stivale o del nostro pianeta. Più che altro questo è solo uno sfogo di un cittadino frustrato che non ne può più di vedere serrande abbassate e persone appese a un cappio. Non è più possibile tacere.
L’Europa sta collassando; il capitalismo sfrenato e dopato che l’ha nutrita per decenni se la sta fagocitando, e gli stati si stanno trasformando in terribili mostri cannibali che si nutrono dei propri figli.
Qui la gente si uccide per la disperazione (la Boldrini se n’è accorta solo adesso, prima pensava che solo gli immigrati avessero dei problemi) e la disperazione uccide la gente. Non c’è lavoro ma, soprattutto, non c’è speranza. Il futuro non promette nulla di buono.
Questa sera il tragico balletto sulle punte di Bersani è finito. Lui si è dimesso, la Bindy si è dimessa. Il Pd è morto. Ci hanno proposto Prodi come il nome nuovo in grado di risollevare le sorti della patria e di mettere d’accordo tutte le nostre etnie, specie e sotto specie. Prima ancora ci avevano offerto un bell’accordo notturno sotto banco (o sotto lenzuola?) con il solito compagnetto di merende di Arcore e ci volevano propinare Marini come il toccasana per tutti i mali.
Da quando esiste la repubblica italiana non si è mai vista una sequenza di errori incredibili, fantasiosi e grotteschi come quelli messi in atto dal buon Bersani e dalla sua banda:
1.Primarie: regolamento degno dei migliori burocrati bolscevichi del secolo scorso, creato ad arte per impedire a Renzi (e al PD) di vincere; non sia mai che il partito conquisti più consensi del dovuto.
2.Campagna elettorale: sono partiti con quasi il 40% dei consensi nei sondaggi e il governo già bello è fatto, e invece grazie alla grinta e alle entusiasmanti proposte date in pasto alle poche centinaia di ascoltatori dei teatri (non delle piazze, ovviamente) il risultato è stato quello che è stato.
3.Incarico a Bersani per un governo di minoranza: cosa mai vista e impossibile da attuare; un mese di vita rubato all’Italia. Il Bersy pretendeva il voto e la fiducia del Movimento Cinque Stelle senza coinvolgerli nel governo né accogliere le loro richieste. Come se avesse vinto. E dietro le quinte continuava a corteggiare l’amico-nemico (è più vero il primo aggettivo che il secondo a dirla tutta) Berloni, con Brunetta, Alfano e Romina al seguito.
4.Proposta Finocchiaro: meglio stendere un velo pietoso.
5.Scelta di Marini: forse sarebbe stato meglio l’incarico alla Valeria anziché al Franco. Praticamente una martellata sui coglioni degli elettori e su quelli del segretario. Masochismo allo stato puro.
6.Scelta di Prodi: non essendoci più i testicoli a portata di martello, hanno deciso di calarsi le braghe e attendere con le chiappe ai quattro venti l’arrivo della nuova supposta formato Shuttle. Anzi, 100 supposte.

Ma non dovevano essere loro i politici esperti e competenti che ci avrebbero dovuto salvare da questo caos? E i “grillini” quelli incapaci e inesperti?


Ma loro, i componenti del Gran Consiglio del Partito Democratico, non ci potevano pensare a Rogotà? Non dico Gino Strada o la mitica Gabanelli, ma Rodotà non era così difficile. 
Ora la base lo reclama a gran voce, ma loro continuano a non sentire, o forse, non l’hanno mai voluta sentire la base, la gente, il popolo.
Chissà chi cazzo proporranno adesso, prima che il Bersy faccia le valigie. Forse Andreotti? O davvero il conte Mascetti?
Domani (anzi oggi, dato che questo post, a dir poco atipico, verrà pubblicato sabato 20 aprile) lo sapremo.
La notte porta consiglio...

Viva l’Italia.














Infine una buona notizia: hanno catturato anche la seconda bestia responsabile dell'infame attentato alla maratona di Boston; Dzhokar Tsarnaev è stato preso, in questo caso vivo (uno stronzo in meno a piede libero in questo pianeta colmo di merda). Suo fratello Tamerian era stato ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia, mancava solo lui per completare l'allegro quadretto della famigliola cecena illuminata da Allah. Speriamo che si ricongiungano presto…


Per concludere con qualcos’altro, anche se non c’azzecca (avrebbe detto il Tonino nazionale prima dell’estinzione) questi sono i dischetti, nuovi e vecchi, che ruotano nell’apposita scatola di metallo denominata lettore cd, da queste parti, in questi giorni bui (lo so che non ve ne frega niente ma, se è per questo, presumo non v’interessino più di tanto neanche tutte le cazzate che ci sono scritte in questo post):

Crass - Stations of the Crass
Crass - Yes Sir, I Will
Bad Religion - True North
Terra Tenebrosa - The Purging
Asaf Avidan & The Mojos - The Reckoning
Metal Church - The Dark
Metal Church - Metal Church
Gallows - Gallows
Cross Stitched Eyes - Decomposition
Nick Cave and the Bad Seeds - Push the Sky Away
Antimatter - Fear of a Unique Identity
Murder By Death - In Bocca al Lupo
Murder By Death - Bitter Drink Bitter Moon
Jack White - Blunderbuss
Bella Morte - Bleed the Grey Sky Black
Los Carniceros del Norte - Santa Sangre
Boohoos - Here Comes the Hoo
Ultrasound - Play for Today
Blasé Debris - La Morte mi Troverà Vivo
Bain Wolfkind - Music for Lovers & Gangsters
Stolen Babies - There Be Squabbles Ahead
Rudimetary Peni - No More Pain
Iceage - Your’re Nothing
The Jon Spencer Blues Explosion - Meat and Bone
Darkthrone - The Underground Resistance
In Strict Confidence - Utopia
Wipers - Box Set (Is This Real? - Youth of America - Over the Edge)
Jennifer Rostock - Der Film
Jennifer Rostock - Ins Offene Messer
Iron Maiden - Somewhere in Time
D8 Dimension - Octocrura
Vanity - Occult You
Balzac - Balckout
Volbeat - Outlaw Gentlemen & shady Ladies
Australasia - Sin4tr4











Viva la Revolución

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- Devo scrivere altre due righe a proposito della situazione politica italiana.
- Non farlo.
- Perché?
- Perché rischi di chiudere bottega, o di finire in galera.
- No. Siamo in democrazia.
- Ne sei sicuro?
- Beh, penso di si. "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro…
- Quale lavoro?
- Ehm…quello degli altri.
- Degli altri?
- Si, degli altri stati… Qui non c'è più nulla.
- Adesso, però, abbiamo un nuovo presidente della repubblica e tra breve anche un governo. Ci sono  10 grandi saggi al lavoro. Stanno crepando d'invidia in tutta Europa!
- Ah, allora siamo a cavallo!
- Si, tutta gente nuova e senza macchia. Una vera rivoluzione!
- Perché, hanno eletto la Gabanelli?
- No, è una giornalista.
- Hanno eletto Gino Strada?
- No, è un chirurgo.
- Hanno eletto Rodotà?
- No, è di sinistra.
- E chi allora? Bergoglio?
- No, lui si occupa di cose più serie. 
- Non avranno fatto un'inciucio anche stavolta?
- No, ma sei matto! Sono tutte persone serie e coerenti.
- Ah, meno male. Per un attimo ho temuto il peggio. Sei sicuro che Bersani e Berlusconi non abbiano fatto un accordo? Magari di nascosto, di notte… Sai, come si fa in questi casi...
- No, stai tranquillo.
- Si, sono tranquillo. Finalmente un presidente nuovo e, tra poco, un nuovo governo senza Monti, Berlusconi, Dalema, Brunetta e la lega. Una rivoluzione! Che Guevara e Robespierre ci fanno un baffo! Viva l'Italia!

















Ora possiamo stare tranquilli davvero. Non ci manca niente.

Frank Kortan

A volte ritornano...

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In questo periodo, dove le cose fingono di cambiare e poi restano uguali e immutate da tempo immemore, dove la novità più grandi sono il ritorno del quasi novantenne Napolitano e "l'inedito" inciucio PD-PDL, qui, in questo posto angusto e insignificante, si sta cercando di cambiare qualcosa, sia per quanto riguarda il contenitore, sia nel merito del contenuto. Non è detto che io ci riesca ma, se non altro, ci sto provando. Per ora le novità riguardano solo l'aspetto esteriore, poi si vedrà…Non so cosa ne verrà fuori al termine del lavoro di ristrutturazione. Per ora c'è solo un cambio di colore e un discreto rimescolamento degli spazi.
In ogni caso, dopo la figura di merda di Bersani e di tutta la dirigenza PD nessuno può fare di peggio in questo paese (nel PDL, invece, quel materiale succitato ce l'hanno nel DNA, ma questo è un altro discorso). Quindi, anche se alla fine dell'opera ne verrà fuori una chiavica immonda, non è che preoccupi più di tanto… Sarò comunque in buona compagnia. Nella cloaca maxima.


Mutazioni…



 

  



In bocca al lupo...

Dariusz Zawadzki

Monstror, l'arte di Eric Lacombe

Jaroslaw Kukowski

La terribile arte di Joseph Donald Myers

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Joseph Donald Myers è "nato a ignari genitori in una notte nevosa a fine del 1970 a Chicago Heights." Qui c'è qualcuna delle sue folli opere create a partire dall'assemblaggio e dalla manomissione di immagini di diversa natura (fotografie, vecchi ritratti, disegni, dipinti, pixel assortiti).




Photo-Psycho Digital Collages:































Mostri sotto il letto, scheletri negli armadi e spiedini di libellule

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There's nothing to celebrate


1 Maggio: il giorno della rimembranza, le vacche magre, Henry Letta e altri avvenimenti.


'Cause there's a monster living under my bed


Santana feat. Everlast - Put your lights on



Oggi è il giorno in cui si celebra la festa del lavoro. Ma che questo sia presente o no al party in suo onore non ha più molta importanza, ormai. Anzi, sarà sempre più probabile la sua assenza ingiustificata nei luoghi deputati alla sua celebrazione. Il perché costui sia restio a presentarsi non ci è dato di sapere, anche se penso che qualcuno, lassù in alto, ne conosca bene le motivazioni di cotanta riluttanza.



Ma siccome non siamo mica qui a spulciare i porcospini, non voglio perdere tempo a scrivere cose che sono sulla bocca di tutti, sui muri, nei telegiornali, nelle notizie di cronaca nera... Il paese è in declino, l'europa è in declino e, forse, l'intero mondo occidentale si sta avvicinando pericolosamente all'orlo del burrone, con un biglietto di sola andata in tasca.
In Italia c'è finalmente un governo (i resti dell'agonizzante PD, i figli del bunga bunga, la Merkel, banche, banchieri e UE); le speranze di venire fuori dalla recessione sono praticamente pari a zero. Ma non ci possiamo lamentare. Ognuno ha quel che si merita e, inoltre, siamo solo di passaggio; il disastro assoluto lo erediteranno le generazioni future.
Le vacche grasse non ci sono più, almeno non per tutti: per qualche decina di migliaia di soggetti incollati alle poltrone o nei sedili delle auto blu ci sono ancora, e sono belle obese...



Ma non stiamo qui a piangere sui soldi versati (o era il latte?): potrebbe andare anche peggio di così (vedi i cugini greci e la loro terribile situazione).



Ma oltre a queste storie di merda, oltre al fatto che non c'è proprio un cazzo da festeggiare, oggi è il primo maggio e facciamo finta che tutto sia solo un brutto sogno. Ricacciamo i mostri sotto il letto, almeno per un giorno.



Foreigner - Jukebox Hero


Di palo in frasca…


Soviet Soviet

Da Pesaro, un'interessantissima strada per il nuovo post punk made in Italy. Grandissima band...


Soviet Soviet - Summer Jesus - EP - 2011


Split - Soviet Soviet - Frank (Just Frank) - 2010


Soviet Soviet - Nice - 2011 - Tannen Records







Presto su questi schermi…

Kill Your Boyfriend

Post punk, indie pop noise da Treviso. Da non perdere…


Kill Your Boyfriend - Kill Your Boyfriend - 2013 - Shyrec





Fortunatamente c'è sempre l'Italia della musica indipendente, con grandi band che non hanno nulla da invidiare al resto del mondo. L'elenco, ormai, è lunghissimo…










In conclusione di questo indigesto minestrone di chiacchiere e immagini senza alcun legame tra loro (per questo mi scuso con gli ospiti) una comunicazione di servizio: da oggi le recensioni in queste pagine non saranno più accompagnate dal voto finale (non siamo più a scuola e non ci vogliamo tornare, anche se, forse, ce ne sarebbe il bisogno) ma, bensì, da un pollice in sù o in giù, a seconda dei casi. Ovviamente non ci sarà mai un pollice verso in questo spazio, dato che recensisco solo dischi che mi piacciono…




Jeremy Enecio

La basilica di Saccargia

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La basilica della Santissima Trinità di Saccargia è un'antica chiesa in stile romanico-pisano, una delle più belle tra le tante che impreziosiscono le campagne della Sardegna. Si trova in località Saccargia, nel territorio del comune di Codrongianos, in provincia di Sassari. Questa chiesa sorgeva all'interno di un grande complesso monastico, del quale sono tuttora visibili le rovine. La sua edificazione risale al XII Secolo, ed è stata ultima e consacrata nel 1116; ha subito varie opere di restauro a partire dal 1903 e si può visitare acquistando il biglietto d'ingresso per pochi spiccioli nel negozietto di souvenir annesso alla struttura. Ovviamente, venire apposta da chissà dove per trascorrere una mezz'ora ad ammirare questa piccola chiesa è un po' eccessivo, ma se si viene nell'isola per altri motivi, un salto da queste parti può rivelarsi una bella esperienza (c'è anche un ottimo ristorante nelle vicinanze).
Per arrivare bisogna percorrere la SS 131 e imboccare l'uscita per Codrongianos - Ploaghe sulla statale 595 (la "terribile" Sassari - Olbia) e bisogna proseguire (16 chilometri circa da Sassari) sino alla chiesa che si lascia ammirare dalla strada, adagiata ai piedi di un bel promontorio. Se si viene da Olbia, invece, bisogna "godersi" quasi tutta la 597, non c'è alternativa. Lungo la strada, però, ci sono altre interessanti chiese storiche per le quali vale la pena di spendere un po' di tempo.





























Il nome Saccargia pare che sia derivato dal sardo "sa vacca arza" ovvero "la mucca dal pelo pezzato" anche se, secondo altre fonti, l'origine dovrebbe essere il nome medioevale "Sacraria."
In ogni caso le mucche ci sono, ben sistemate, rilassate e tranquille nei fregi dei capitelli che decorano il portico della facciata.



Jo Joosten

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Jo Joosten (1956, Maasbracht, Olanda): http://www.jjoosten.nl



















"Situazioni surreali e inaspettate in un mondo che è caratterizzato da alienazione e dal mistero. Questo è quello che caratterizza molti dei miei dipinti. Dipingo dopo la realtà e, anche se questa si avvicina molto alcune volte, i miei quadri non sono sempre così realistici. Tutte le immagini e luoghi che vengono esposti, sono reali per me. Sono i miei sogni, fantasie e sentimenti, spesso involontariamente messi su tela. Amo creare immagini di luoghi inesistenti, ma anche dare una certa riconoscibilità, e una certa trasformazione della percezione gioca un ruolo importante in questo."
Jo Joosten

Jean Pierre Alaux

Blog, Blogging, Blogger...

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A distanza di cinque, sei mesi dal precedente capitolo (blog: istruzioni per l'uso) ho ritenuto necessario pubblicare un secondo post con le istruzioni per muoversi nel labirinto di questo blog, o di altre creature simili. La decisione scaturisce da due validi motivi: prima di tutto il grande rimescolamento delle carte e degli spazi che è avvenuto negli ultimi mesi dentro queste pagine e, poi, perché moltissime persone continuano ad avere difficoltà nel comprendere la struttura di un luogo virtuale come questo, e faticano non poco a passeggiare tra i vicoli e le vie di questo mondo parallelo, senza perdersi o senza annoiarsi. In molti, infatti, desistono dopo i primi tentativi infruttuosi di trovare quello che si cerca; e la maggior parte dei passanti tuttora si limita a sbirciare la pagina iniziale. In tanti hanno bisogno di essere accompagnati per mano dentro questi luoghi malsani e intricati; un po' come le vecchiette che vengono aiutate ad attraversare le strade dai boy scout (o dagli scippatori).
Come avevo scritto nella puntata precedente la causa di tutti i mali è da ricercarsi nella mente malata dei creatori dei blog (e questo ne è un valido esempio) e non di certo, o comunque non solo, per la scarsa conoscenza della materia da parte dei visitatori.
Questi strani esseri (i blogger) che vivono nell'etere o in minuscole casette di silicio dentro i chip dei computer, spesso, non si rendono conto che è preferibile semplificare e rendere accessibile a tutti la propria opera, per quanto sia di scarso valore, anziché aggiungere un'infinita serie di orpelli e scatole cinesi. Ma siccome si tratta di persone afflitte da patologie irreversibili, è sicuramente più facile cercare di spiegare come un comune mortale possa navigare tra le onde di questo mare in tempesta senza affogare, che non cercare di curare questi folli scribacchini appollaiati sulle tastiere dei computer.

Bene, iniziamo…prima, però, prendo la pastiglia…


Come nel precedente post su questa materia, anche in questo caso i vari argomenti sono accompagnati da immagini esplicative (forse…) per rendere meno noioso e più comprensibile il testo (del resto molte persone guardano solo le figure e,  in fondo, non hanno tutti i torti).
Il punto di partenza è, come sempre, scrivere l'indirizzo che si vuole raggiungere nell'apposito spazio del proprio browser preferito. Oppure affidarsi a un motore di ricerca (Google, Yahoo, Bing…) per trovare quello che si vuole sul web; immagini, testi, video o qualsiasi altra cosa. Se si ha la sfortuna di finire in questo blog per un insieme di disgraziate circostanze imprevedibili, allora vi può essere utile questo post (a meno che non siate degli psichiatri).




Una volta giunti sul luogo del misfatto, come quando si arriva in qualsiasi luogo sconosciuto, si hanno due opzioni: ritornare indietro o chiedere informazioni a qualcuno del posto. Ecco, questo stravagante ammasso di parole e immagini serve proprio a questo: a dare informazioni agli sfortunati turisti di passaggio da queste parti.



Ormai siete dentro. Le mani sudano. Lo scroto rotea vorticosamente. Stanno per calare le prime ombre della sera e la stanchezza si fa sentire. Che fare? Cercare un'altra strada che conduca in un luogo più piacevole di questo pianeta o restare qui e vedere se, in mezzo alla montagna di stronzate, c'è qualcosa d'interessante?
Beh, dato che ci siete, qui c'è la mappa di questo villaggio di cannibali trogloditi:


Ogni posto, ogni paese, ha un nome. Basta cliccarci sopra e si viene condotti dentro la casa. Non preoccupatevi non vi verrà chiesto un solo euro. Fate come se foste a casa vostra.
Qui si vedono pochi estranei, ma l'accoglienza è assicurata.


Cliccando sul titolo di ogni singolo post si viene accompagnati nella relativa stanza, dove, di solito, si può già immaginare cosa si può trovare.


A lato, sulla destra, si trovano dei link utili che conducono a siti utili e interessanti o negozi online di musica, libri o elettronica. Sopra questi, ogni tanto, si può trovare qualche immagine reputata importante dall'autore di questo misero blog. Di solito riguarda qualche notizia o tema importante per la vita degli umani o dei nostri sfortunati amici animali.


Sotto i links si trovano tante bandierine: cliccando su ognuna di esse si avrà la traduzione simultanea del post visualizzato nella lingua preferita (widget gentilmente offerto da Iole).


Sotto le bandierine ha trovato spazio l'archivio del blog, dove sono ubicati tutti gli articoli pubblicati in questo blog da gennaio 2011 sino a oggi, divisi per anno e mese di pubblicazione. Basta cliccare sulle freccette poste accanto all'anno o al mese per vedere l'elenco di tutto quello che c'è qua dentro.


Sotto l'archivio blog si trovano i post più popolari, ovvero gli articoli più visti da quando esiste questo blog, in ordine di numero di visualizzazioni. Cliccando sopra si viene condotti al post selezionato.


Più sotto c'è uno stravagante grafico con un numero accanto: è il numero delle visite totali di questo blog. Scendendo ancora ci sono gli appositi spazi per iscriversi ai post o ai commenti. In questo modo riceverete "l'interessantissima" merce direttamente a casa vostra, senza pagare le spese di spedizione.
Ancora più giù ci sono le informazioni personali dell'autore, anche queste…ehm…di fondamentale importanza.


Sotto il profilo utente si trovano alcuni banner. Anche questi come tutto il resto della baracca, d'altronde, possono variare a seconda del tasso di umidità e dalla percentuale di ozono nell'atmosfera. In questo caso sono presenti il banner contro il nucleare e quello per fermare la squallida infamia della vivisezione. Cliccando su quest'ultimo si accede a un sito dove si raccolgono le firme da presentare alla comunità europea per fermare la strage.


Più giù c'è il banner di questo blog: si può copiare il codice HTLM/Javascript nel proprio sito o blog se si è abbastanza masochisti per farlo (anche questo è stato gentilmente offerto da Iole). Sotto questo ci sono dei pulsanti di condivisione su Facebook e Twitter e il campo di ricerca di Google, che consente di ricercare articoli all'interno del blog, digitando il nome del post desiderato o l'argomento che si ritiene possa interessare (a esempio: surrealismo, indie rock, viaggi, black metal eccetera).
Questo campo va e viene come il sole in questa primavera incerta; l'avevo rimosso qualche mese fa perché aveva smesso di funzionare. Ora, invece, svolge egregiamente il proprio lavoro e ha ripreso il suo posto.
Sotto di esso si trova un altro campo che permette di iscriversi via mail; in modo che ogni nuovo post pubblicato in questo blog vi venga inviato alla vs casella di posta elettronica. Per la gioia di grandi e piccini.


Qui, invece, si trova l'elenco dei blog che seguo (non tutti, purtroppo, a causa della mancanza di spazio). Tra questi trovate interessantissimi spazi che trattano di musica, arte, cinema, ambiente, animali e altri argomenti. L'elenco può variare a causa della naturale moria dei blog, che per propria natura hanno vita breve, o per variazioni sul tema inevitabili con il passare del tempo.


Sotto di loro ci sono altri link; anche qui potete trovare musica indipendente, associazioni animaliste e ambientaliste, elettronica, arte e tanto altro. Non sono qui per caso…


Sotto i singoli post, questa volta più a sinistra rispetto alla colonna appena analizzata, si trovano tante altre cosette interessanti. Le tre immagini sotto il titolo "Ti potrebbero anche interessare" si riferiscono a tre post (sempre in questo blog) che potrebbero essere collegati all'articolo che si sta visualizzando (Linkwithin è il "colpevole" di errori o variazioni sul tema).
Più giù, sotto l'orario di pubblicazione, c'è la possibilità di condividere il post visualizzato via mail, Facebook, Twitter, blogger o Google Plus.
Sotto questi pulsanti ci sono le etichette, tags per gli amici: cliccando su queste si viene condotti a pagine di questo blog che trattano gli stessi argomenti.
Più giù c'è lo spazio per lasciare i vs commenti.


Ancora più in basso, sotto al post, c'è la possibilità di creare un link al post in questione, iscriversi ai commenti sul post o ancora, si può tornare alla home page o andare avanti e indietro con una sorta di macchina del tempo che vi teletrasporterà verso i post successivi (sulla sinistra) o quelli precedenti, più vecchi (sulla destra).


Qui ci sono una serie di racconti semi seri, fantastici, horror, surreali, fantascientifici…


Poi ci sono i link che conducono ai post dei migliori dischi dei relativi anni (per ora solo del 2011 e 2012, dato che questo blog esiste solo da due anni. Ma, se tutto va bene, prossimamente ci sarà anche il 2013). Per la cronaca i dischi dell'anno secondo il mio modesto parere sono stati l'omonimo esordio dei Confield nel 2012 e "Nightglory" dei Kirlian Camera per quanto riguarda il 2011.


Subito sotto c'è l'elenco dei post più visti del mese in corso. Anche qui si può cliccare per accedere ai rispettivi articoli.


Dopo un elemento multimediale, che in questo caso riguarda le iniziative di Animal Equality Italia in favore degli animali, si trovano i post più visti della settimana in corso, anche questi in ordine di numero di visualizzazioni.


Sotto, più al centro, in un nuovo spazio dove dovrebbero stare più comodi, ci sono i mitici lettori fissi, tra i quali ci sono grandissimi artisti, musicisti e straordinari blogger, oltre che splendide persone. Cliccando su "Altro »" si può visualizzare la pagina successiva (nonostante la nuova sistemazione non ci stanno tutti in un'unica pagina). Ogni singola icona si può cliccare per visualizzare le informazioni pubbliche di ogni singolo utente e per trovare il link che conduce ai loro blog o siti internet.
Ovviamente ci si può iscrivere a questo blog cliccando sul pulsante celeste "Unisciti a questo sito."
Siete tutti benvenuti.


Più giù, anche queste in un nuovo e più ampio spazio, ci sono le etichette, o tags, che si riferiscono a tutti gli argomenti trattati su questo blog. Basta cliccare sopra l'etichetta che più interessa per aprire le pagine relative. I numeri tra parentesi accanto ai tags si riferiscono al numero di post pubblicati su ogni singolo argomento.


Infine, in fondo alla pagina, oltre al logo di questo blog e al banner che conduce a Wattpad (la community di scrittori ed eBook più grande del mondo) si trovano le note sul copyright e tutto ciò che riguarda gli aspetti legali e di distribuzione di un blog come questo.
Colgo l'occasione per ringraziare i responsabili della piattaforma Blogger per avermi ospitato.






In conclusione, un omaggio a Jeff Hanneman, grande chitarrista e membro fondatore degli immensi Slayer, morto a causa di problemi epatici il 2 maggio 2013.

R.I.P.





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